Sfigurata dal marito che le diede fuoco dopo averla cosparsa di benzina, Valentina Pitzalis riceve una mano bionica di nuova generazione.
Sorride Valentina Pitzalis, la donna che nel 2011 riuscì a sfuggire al tentato omicidio da parte del marito. L’uomo le gettò della benzina addosso, poi le diede fuoco. La donna riuscì a sopravvivere ma rimase gravemente ferita, con il volto sfigurato e senza un braccio. Ma viva. Più forte di chi la voleva uccidere. Di chi la voleva cancellare dalla faccia della terra con il fuoco. A dieci anni di distanza dalla drammatica vicenda, Valentina Pitzalis ha ricevuto una mano bionica, la protesi Nexus.
Il marito le diede fuoco dopo averla cosparsa di benzina, Valentina Pitzalis riceve una mano bionica di nuova generazione
Valentina Pitzalis diventa così la prima donna italiana ad utilizzare una mano bionica di nuova generazione. E probabilmente non poteva e non doveva essere altrimenti. Parliamo di una donna vittima della follia di un uomo che ha lottato per rimanere aggrappata alla vita e che nel corso degli anni è diventata un vero e proprio esempio per le donne vittime di violenza.
“Sembra poco, ma a me risolve la vita”
Valentina, evidentemente commossa, parla di un sogno che si realizza e ha voluto ringraziare tutte le persone che l’hanno seguita e aiutata in questo lunghissimo percorso.
“Mi riescono piccoli gesti. Sembra poco, ma a me risolve la vita“, sono state le prime parole di una commossa Valentina, che a dieci anni di distanza dal drammatico episodio completa un’altra tappa del suo lungo percorso di recupero.
Come funziona la mano bionica di nuova generazione
La mano bionica Nexus funziona attraverso dei sensori in grado di recepire e tradurre in movimenti gli imput che arrivano dall’avambraccio.